Alta 60 metri, si estenderebbe su una superficie di
addirittura 8.000 metri quadrati, vale a dire maggiore rispetto a quella
di uno stadio di calcio. A diffondere questa notizia in Europa,
la Radio e Televisione del Portogallo (RTP), che ha evocato
il mistero di Atlantide, domandandosi se stia finalmente affiorando un pezzo di quella misteriosa civiltà di cui si parla fin da tempi antichissimi.
La notizia ha suscitato l’interesse della comunità scientifica
internazionale e del Governo portoghese, che stanno ora indagando. La tv
pubblica di Lisbona riporta che a segnalare la presenza di questo
ritrovamento, sarebbe stato un marinaio portoghese, Diocletiano Silva,
che con la sua nave si trovava nell’arcipelago delle Azzorre,
composto fra l’altro da 9 isole, tra Terceira e San Miguel.
Grazie ad un dispositivo sonar, più precisamente un
grafico barimetrico, strumento che scandaglia i fondali marini e
fornisce informazioni sulla navigazione di superficie, Silva avrebbe
individuato la “struttura”. La straordinaria scoperta sembra risalire a
qualche mese fa,
ma l’annuncio ufficiale è stato dato solo adesso.
La piramide è al momento oggetto di indagini anche da parte della Marina portoghese. “
Ma – ha aggiunto
Luiz Fagundes Duarte, segretario regionale per la Pubblica Istruzione
- è da escludere che si tratti di un manufatto umano, vista la sua posizione, a circa 40 metri di profondità nell’oceano”.
Ma Silva la pensa diversamente e dopo averne studiato le caratteristiche peculiari, ha affermato al giornale locale Diario Insular: “
Non
credo proprio che sia di origine naturale, oltre che avere una base
quadrata, infatti, la struttura sembra anche perfettamente definita ed è
esattamente orientata rispetto ai punti cardinali proprio come la
Grande Piramide di Giza. Potrebbe dunque essere la testimonianza, ormai
sommersa dal mare, di una civiltà fiorente in epoche remote proprio alle
Azzorre”.
Un’ipotesi, questa, coerente con gli ultimi scavi condotti dall’Apia,
l’Associazione Portoghese della Ricerca Archeologica, che ritiene di
avere trovato le prove della presenza di insediamenti umani già migliaia
di anni fa, molto prima della scoperta ufficiale delle isole, datata al
1325. Ultimamente nell’arcipelago
sono state ritrovate varie strutture piramidali protostoriche, alcune alte fino a 13 metri,
allineate con il sorgere del sole nel solstizio d’estate.
L’anno
scorso, poi, proprio a Terceira, sono emersi esempi di pittura rupestre
molto antichi. Terceira, detta anche “l’isola lilla” si trova nel mezzo
del Nord Atlantico, proprio in quel tratto di mare,
al di là delle Colonne d’Ercole, oggi Stretto di Gibilterra, nel quale
Platone
aveva immaginato la mitica isola di Atlantide, scomparsa in un
ribollire di acqua nel giro di un solo giorno, devastata da un terremoto
e da un maremoto di dimensioni apocalittiche.
Nel corso degli anni, interpreti platonici e archeologi, hanno collocato
la civiltà atlantidea un po’ ovunque,
senza mai però trovare prove concrete della sua esistenza, mentre gli
storici hanno considerato il racconto del filosofo greco soltanto una
leggenda. “
Eppure secondo me, è sicuramente il ricordo di un evento reale, non è un mito”, sostiene Graham Hancock,
lo scrittore scozzese autore di alcuni libri nei quali ha cercato di penetrare i segreti del passato.
Ad annientare quella prima umanità fu
l’improvviso innalzamento del livello dei mari
provocato dalla fine dell’ultima Era Glaciale. Hancock ha accolto con
entusiasmo il ritrovamento di questa presunta piramide sottomarina, che
sembra confermare la sua teoria illustrata nei libri “
Impronte degli dei”, del quale sta preparando una seconda stesura, e “
Civiltà sommerse”.
Egli ha fatto un calcolo:
le terre attualmente coperte da 40-50 metri d’acqua,
dovrebbero essere state sommerse da quella grande onda legata
all’improvviso scioglimento dei ghiacci circa 12.500 anni fa. Ebbene, se
davvero nell’oceano delle Azzorre si nasconde un edificio a forma
piramidale, deve essere stato costruito prima di quella data.
Entro il 10.500 a.C., la stessa data proposta dai soliti archeologi “eretici” per le
Piramidi di
Giza.
Suggestione? Coincidenza? Soltanto gli esperti, coadiuvati da ulteriori ed approfondite analisi potranno dare l’ardua sentenza.