DiveOn

lunedì 14 maggio 2012

Punta Campanella - area marina protetta



Questa volta DiveOver, in compagnia del team di Acquatica di Pescara, sbarca nella riserva marina di Punta Campanella.




Punta Campanella e' l'estrema propaggine della penisola sorrentina sulla costa tirrenica italiana. Ricade nel comune di Massa Lubrense, frazione Termini.
Nel 1997 è stata istituita nelle province di Napoli e Salerno in Campania l' Area naturale marina protetta Punta Campanella che si estende su una superficie in mare di oltre 1500 ettari, tra il comune di Massa Lubrense e il comune di Positano. La riserva protegge circa 40 km di costa ed il mare antistante. È classificata come Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo.
 Percorrendo la litoranea da Napoli la vista e' mozzafiato, curva dopo curva si vanno a scoprire degli scorci stupendi che si affacciano sul golfo; si riescono a vedere la citta' di Sorrento che scende ai piedi della montagna sul mare ed in lontananza la citta' di Napoli con il vesuvio sullo sfondo...
Scollinando ci si affaccia sul golfo di Salerno che ospita le stupende citta' di Positano ed Amalfi.

Odori e sapori mediterranei ci riportano indietro nel tempo mentre ci muoviamo in queste zone ricche di storia.



Cominciamo subito l'esplorazione dei fantastici fondali che offre il parco marino svolgendo alcune delle numerose immersioni ch il sito offre accompagnati da un  tempo abbastanza scostante.
Nonostante il mare e la corrente presente in alcune zone riusciamo a scendere abbatanza in profondita' riportando a casa testimonianza dei nostri incontri piu' belli.


I fondali sono stupendi, ricchi di vita marina, le rocce sono coperte di Parazooantus ed e' facile incontrare grandi spirografi e gigli di mare.
Riusciamo a fotografare qualche Octopus (polpo) di belle dimensioni, una flabellina ed una sciamata di Barracuda che ci si affaccia da uno spuntone di roccia dove eravamo ancorati per la sosta di sicurezza.



I siti d'immersione piu' belli della zona sono: il VERVECE, MITIGNANO, PUNTE CAMPANELLA, SCOGLIO A PENNA, GROTTA DELLO ZAFFIRO, VETARA e SECCHETELLA.


Sono ormai decenni che l’uomo dedica canti, poesie e lodi di ogni tipo a questa "bellezza informe e potente", che attimo dopo attimo bagna le nostre coste senza mai fermarsi. Il suo fascino infinito nasconde inestimabili tesori dai vivacissimi colori, dal giallo - arancio delle spugne al rosso intenso e maturo delle gorgonie, che, aggiunto all’imprevedibile incontro con una piccola cernia, rendono queste acque una fonte inesauribile di ricchezza. Ma non è finita certo qui!











 


 Se aggiungiamo al tutto una storia dal sapore antico, personaggi incantati quali Ulisse e le Sirene, ci renderemo conto di come non è possibile paragonare questa terra e questo mare a nessun altro luogo. Un vecchio saggio dice: "la lingua non è sufficiente a dire e la mano a scrivere tutte le meraviglie del mare", ed è vero! Perché per quante righe, o quanti fogli, o libri si potrebbero colmare, niente riuscirebbe ad esprimere a pieno la sensazione che può dare l’ascoltare il fragore delle onde che battono impetuosamente sugli scogli, il dolce canto dei gabbiani, o anche la musica, apparentemente senza parole, che ci frastorna in ogni immersione.





                 (Fai clik sulle immagini per aprire la Media Gallery)



















  

lunedì 23 aprile 2012

Storia di un Record man: Jacques Maiol





Jacques Mayol, secondogenito di un architetto francese, nacque a Shangai nel 1927. La sua famiglia era solita trascorrere le vacanze estive nella pineta di Karatsu, nella regione Kyushu, localizzata nel Giappone sud occidentale. A soli sei anni imparò a nuotare e fu nelle acque del sol Levante che incontrò il “suo” primo delfino. Poi, nella seconda metà degli anni trenta il militarismo giapponese si liberò di tutto quello che era occidentale e così la famiglia di Jacques abbandonò il paese.

Divenuto famoso come l’ “uomo delfino”, si avvicinò all’apnea oltre 40 anni fa' proprio grazie all’amicizia con una femmina di delfino di nome Crown. A quel tempo Jacques lavorava presso l’acquario che ospitava il delfino, in Florida, e pare che cominciò ad immergersi nel delfinario e ad apprendere i primi rudimenti dell’apnea proprio per stabilire un contatto con Crown. Dal suo primo record mondiale del 1966 (- 63 mt) all’ultima impresa dei 105 metri compiuta all’età di 56 anni all’Isola d’Elba, Jacques Mayol ha segnato il mondo dell’apnea in modo unico.


Fu lui il primo ad applicare le tecniche di rilassamento all’apnea, lui il primo uomo a superare il muro dei 100 metri, lui l’innovatore più eclettico della disciplina.
La sua visione del mare come liquido amniotico del pianeta da cui l’uomo proviene e a cui si ricongiunge attraverso l’immersione in apnea, sono parte della cultura dell’apneista moderno.

I suoi viaggi, la sua sfida leggendaria con Enzo Maiorca narrata dal film “Il grande blu” di Luc Besson, i suoi record, le sue intuizioni e la sua filosofia hanno ispirato generazioni di subacquei, compreso il grande Umberto Pelizzari, amico ed allievo di Jacques.

Nessuno si aspettava che la depressione avrebbe potuto intaccare lo spirito di un uomo come lui portandolo ad un gesto estremo.

Il 22 Dicembre 2001 Jacques Mayol  ha deciso di farla finita e si è impiccato nella sua casa dell’Isola d’Elba. Tale gesto appare motivato dalla depressione di cui il campione soffriva da tempo.
 


 
A noi piace ricordarlo fra i suoi delfini, mentre volteggia nel blu, e pensare che adesso che le sue ceneri sono state sparse nelle acque di Montecristo l’uomo delfino abbia finalmente trovato la pace.






giovedì 19 aprile 2012

Extreme, Fiera degli sport estremi




EXTREME - Fiera degli Sport Estremi 
 martedi 1 Maggio

Acquatica Centro PADI 5 star IDC è presente alla manifestazione EXTREME dove offriremo PROVE di IMMERSIONE GRATUITE - Discover Scuba Diving PADI a chiunque voglia provare.
Le immersioni e le prove di immersione si terranno in prossimità degli scogli dello spazio acqueo antistante lo Stabilimento Balneare LA PRORA sulla riviera di Pescara e saranno servite da gommone ed istruttori di Acquatica mentre sarà disponibile l'attrezzatura subacquea completa per i partecipanti.
Nel nostro gazebo sulla spiaggia troverai tutte le informazioni sulle nostre attività:

- Tutta la gamma dei corsi sub PADI, TecRec e DAN Training
- Corsi Istruttori PADI, IDC ed Assistant Instructor, DAN, EFR, MARES PROTECH
- Corsi di specialità muta stagna, Immersione profonda, Nitrox, relitti, fotografia, ecc.
- Immersioni locali, Weekend subacquei in Italia e Viaggi all'estero
Ti ringraziamo da adesso per la tua partecipazione !! Non Mancare !!

venerdì 13 aprile 2012

Kittiwake Grand Cayman





KITTIWAKE

 Il Kittiwake è situato nel parco marino protetto dalle leggi delle isole Cayman.
Il relitto e' stato affondato volutamente dalle organizzazioni locali per creare oltre ad un reef naturale, una grande attrattiva turistica. La nave e' adagiata sul fondo in assetto di navigazione. Grazie alla bassa profrondita' del sito ed ai circa 50 metri di visibilita' dell'acqua, il relitto del Kittiwake ospita un'infinita' di attivita' che si possono svolgere intorno ad esso.
Si richiede un biglietto di ingresso per la visita, il compenso serve a mantenere le spese per la manutenzione continua e la protezione sulla pesca per permettere l'insediamendo della flora e della fauna marina al fine di far diventare il sito un'ottimo reef naturale. Un'eccezione e' fatta per l'abbattimento del pesce leone, una specie molto invasiva nelle acque delle Cayman.




Località:
La posizione dove e' stata affondata il Kittiwake si trova all'estremità settentrionale di Seven Mile Beach, sul lato ovest o lee di Grand Cayman alla latitudine 19 21,714 'N e longitudine 081 24,073' W per il suo arco, appena fuori del Sand Chute sito di immersione. Il fondo è piatto e sabbioso. Il Kittiwake riposerà a 64 metri di profondità sul fondo ed a soli 15 metri dalla superficie, ideale sia per i sub e snorkeling.

Durante il primo anno dopo l'affondamento il Kittywake ha registrato la visita di oltre 20.000 subacquei.
È possibile fare snorkeling e girare sui ponti principali, dare un'occhiata giù per la canna fumaria che si apre verso il basso verso il fondo dello scafo e le sale macchine








Inoltre altra attivita' che rende il sito fantastico e' il Freediving dove vengono svolti veri e propri campionati.
Non c'è limite alle stanze da esplorare su questo relitto, che diventera' un reef artificiale, aumentando cosi' la valorizzazione dell'ambiente marino.




  

 

Caratteristiche:Il Kittiwake è 251 metri di lunghezza, 44 piedi di larghezza. Il suo dislocamento leggero era di 1704 tonnellate e dislocamento a pieno era di 2193 tonnellate. Dopo la rimozione di gran parte delle attrezzature e acciaio a bordo, la sua stazza è di circa 1800 tonnellate d' acciaio.

 

Aveva lo scafo in acciaio molto solido con 18 paratie, un propulsore a elica singola in ottone massiccio che è ancora a bordo, ed in attivo aveva un complemento di 10 Ufficiali e 98 personedi servizio arruolate.

Il suo armamento è stato rimosso prima dell'esportazione dagli Stati Uniti.Ci sono 5 ponti sul Kittiwake. Esternamente, il nido del corvo, poppa dell'albero di cui diversi pezzi sono stati tagliati e rimontati per adattarlo ad un'altezza adeguata per le acque delle Cayman. I ponti superiori accolgono i 2 ponti (sia un ponte esterno e interno per consentire le operazioni con mare mosso), insieme con la sala radio e la sala di navigazione. Il sonar è stato rimosso.

 La sala del Capitano ed i quarti di XO si trovano anch'essi sui ponti superiori.Sul ponte principale, da prua a poppa, al suo interno troverete la sala giochi, sala mensa, stireria, officina e camere iperbariche. Noterete una grande struttura a telaio a poppa di supporto ai sottomarini ed subacquei scafandrati, così come la campana subacquea dove i sub sarebbero entrati per tornare alla nave dal mare e poi essere collocati nelle camere per la decompressione.

Sotto il ponte principale, ci sono due spazi che comprendono il quartiere equipaggio, medico / ospedale della stazione, il motore di propulsione, sala compressori, così come la macchina di governo dell'elica, l'albero, giroscopio, armadietti munizioni, celle frigorifere e la stanza del barbiere per citare alcune aree. Mentre il Kittiwake è stato aperto con grandi fori di accesso sia verticalmente che orizzontalmente, ogni spazio a bordo della nave è stato usato durante il servizio.





Cenni storici...

 La missione principale del Kittiwake era quella di salvare i marinai dei sottomarini abbattuti. Era una nave per immersioni. 
L'ex-USS Kittiwake era una nave Rescue Submarine (ASR-13). Ha fatto parte dello squadrone Submarine 6 (SUBRON 6) che ha riportato a casa i Destroyer-Submarine pilastri in Norfolk, VA. 

Storia:È stata costruita da Savannah Machine & Foundry Co. (Savanna, Georgia), premiato 11 maggio 1944 verso la fine della seconda guerra mondiale, varato il 10 luglio 1945 e commissionato 18 luglio 1946.Il Kittiwake ha avuto un illustre servizio per oltre 54 anni, in fase di smantellamento dal 30 settembre 1994. Dopo essere stata in carica dalla US Navy per 6 anni, il Kittiwake è stato trasferito al Maritime Administration degli Stati Uniti (Marad) nel marzo del 2000. Dal 2000 - 2009, ha risieduto presso il fiume James Reserve Fleet a Fort Eustis, Virginia (area Norfolk).Marad ha pubblicato un per la donazione di una nave ai fini della reefing artificiale nel 2004, e le Isole Cayman si sono subito interessate. Il progetto pilota per la "donazione di una nave da Marad a un governo straniero ai fini della reefing artificiale" e' stato cosi' approvato.Il Kittiwake è stato trasferito dal Marad al governo delle Isole Cayman nell'agosto 2009 ed è stato pulito e bonificato in Norfolk, Virginia per diventare un reef artificiale. Ciò ha comportato notevoli lavori compresa la rimozione di tutti i materiali pericolosi (come PCB, amianto, mercurio, cavi, fili, oli, lubrificanti e una lista molto lunga). Inoltre, tutti i materiali sottili o allentati che si sarebbero potuti rompere durante o subito dopo l'affondamento sono stati rimossi. Il Kittiwake è probabilmente il relitto più 'pulito affondato come un reef artificiale.
Il 17 Dicembre 2010, il Kittiwake ha iniziato il suo traino a Grand Cayman in una tempesta di neve e ghiaccio, un traino caratterizzato da forti intemperie e mare invernale in tempesta per la maggior parte del suo viaggio di nove giorni. L' arrivo e' avvenuto a mezzogiorno alle Grand Cayman il Dic 25, 2010. 




Molte delle sue storie sono ancora custodite come 'classificate'. In più di 50 anni, ha molte storie da raccontare, della scatola nera del disastro del Challenger, il salvataggio di una barca haitiana esecuzione P-250 non-stop, servizio nei Caraibi tra Bermuda, St. Thomas, St . Croix, Puerto Rico e L'Avana, Cuba per citarne alcune, alle traversate atlantiche verso il Mare del Nord, che assiste la USS Orion, test di missili balistici, recupero missili fittizi dai sottomarini Polaris e supporto ai subacquei, per l'esecuzione di interferenza di un sottomarino Trident missile prova (Daso) rischiando l'affondamento  volta per volta ..... vide il mondo.
Dalle storie dell'equipaggio si dice che c'era grande cameratismo ma i suoi viaggi pare che siano stati sempre sia gratificanti che stimolanti. Tutto sommato, l'ex-equipaggio e' rimasto molto affezionato a lei e la loro frase preferita e' rimasta: 

"Dio benedica il Kittiwake USS e coloro che hanno servito a bordo".

CONTATTI:


 Cayman Islands Tourism Association (CITA)
1320 West Bay Road
Grand Cayman
Tel: 345.949.8522
email: info@cita.ky
(located accross from The Great House and next door to Governors Square)
Hours: 9am-4pm Mon-Fri


 

lunedì 2 aprile 2012

James Cameron nella Fossa delle Marianne

"Sono arrivato nel punto più basso dell'oceano", dice il regista

“Non vedo l’ora di condividere tutto con voi”, dice James Cameron, regista di Titanic e di Avatar che è sceso con un batiscafo – anzi, “un sottomarino speciale” – dentro la fossa delle Marianne, il punto più profondo nei mari del mondo: “Toccare il fondo non è mai stato così bello”, ha scritto il regista su Tweeter".

  

UN VIAGGIO DA RECORD - Precisa Boing Boing che Cameron è stato “il primo umano a raggiungere la profondità di 11 km da solo”; Cameron è arrivato sul fondo con la tecnologia necessaria per raccogliere dati scientifici, campioni ed immagini impensabili nel 1960, quando l’unica altra missione con esseri umani, la Challenger Deep, è stata effettuata”, scrive il media di internet citando il National Geographic, che ha sponsorizzato la spedizione e ne parla sul suo sito ufficiale.

James Cameron nella fossa delle Marianne

 


DATI SCIENTIFICI - “Prima di riemergere circa a 500 km a sudest di Guam, Cameron ha passato ore aggirandosi sopra il fondale”, raccogliendo durante la missione come dicevamo “campioni e video”, il tutto grazie alla strumentazione del suo “missile verticale” che comprende un raccoglitore di sedimenti, un artiglio robotico, un aspiratore per risucchiare piccole creature marine da studiare in superficie ed indicatori di temperatura, pressione e salinità”.


venerdì 23 marzo 2012

Il piu' giovane Reabreather Diver




Folgorato da piccolo!
Generalmente il Rebreather e' un po' un punto di arrivo della maggior parte dei subacquei esperti di tutto il mondo. La voglia di evolversi, la necessita' dovuta ai punti di immersione, la sfida, sono alcuni degli elementi che spingono i subacquei piu' navigati a scegliere il Rebreather.Per il Canadese Lucas Barroso quello di essere un  rebreather diver e' stato un punto di partenza.  




Niente di speciale a tale proposito - ci sono migliaia di subacquei rebreather in Canada - ad eccezione Lucas Barroso è così giovane, ha appena ricevuto il suo brevetto, facendolo diventare cosi' il subacqueo rebreather
 più giovane del Canada .

 

Il sedicenne è uno studente della scuola secondaria Huron Heights e un membro della squadra di nuoto Huron Heights. E 'stato attratto l'acqua fin da quando era bambino e si è interessato alle immersioni in giovane età. "Quando ho avuto l'opportunità di immergermi con un circuito aperto a 12 non ho esitato", ha detto. Fortuna poi che suo padre è un istruttore di rebreather con PADI, TDI e RAID, che ha anche aiutato a ottenere la sua certificazione rebreather sul Discovery Poseidon MK6 con RAID. "Quando avevo 15 anni ho deciso di prendere il brevetto rebreather, ed ho iniziato ad  immergermici da allora."
Lucas Barroso:

" Ho avuto la tendenza di  rimanere a corto di aria molto rapidamente rispetto alla maggior parte dei subacquei. Quando l' MK6 è uscito ed è diventato più facile immergersi con rebreather ho preso al volo l'idea. Ho sempre voluto visitare Truk Lagoon come mio padre ha fatto, e ora che ho la possibilita' di scendere con  rebreather posso rimanere giu'abbastanza a lungo per vedere veramente i fantastici relitti che ci sono li' sotto.
La fase piu' difficile dell'addestramento con rebreather e' stata imparare a gestire la bombola di  fase, perché pesava 1/2 del mio peso!  
Anche il galleggiamento era un problema - bisogna imparare a mantenere l'assetto con la respirazione, io avevo la tendenza di andar giu' come un masso!
I rebreather hanno la reputazione di essere troppo tecnici, ma vi assicuro che  è qualcosa che molte persone sono in grado di gestire. I nuovi, in particolare il Poseidon, rendono tutto molto più facile.Anche se la maggior parte dei rebreather si rivolge ad un pubblico tecnico e militare, stanno uscendo sempre più modelli anche per le immersioni ricreative.
Mi piacerebbe andare con mio padre in Florida per immergermi sui relitti nelle Keys ed andare dove mi porta la corrente!
Il prossimo passo della mia formazione consistera' nel corso di penetrazione in relitto. Ho tutto il tempo necessario adesso, così ora ho bisogno di qualcosa da fare mentre sono laggiù.
Le altre passioni che coltivo sono le arti marziali e lo snowboard. Mi piace bilanciare le mie attività, per quanto e' possibile - MMA e lo snowboard sono attivita'ad alta intensità, ad alta adrenalina sportiva e le immersioni subacquee sono l'esatto contrario. rilassanti e tranquille.

lunedì 19 marzo 2012

DAN Research Day







Domenica 18 Marzo presso il lago di San Domenico, comune di Villalago (AQ), si e' tenuta la prima giornata    DAN RESEARCH dell'associazione pescarese ACQUATICA







Le immersioni Research del DAN hanno lo scopo di elaborare i dati estrapolati dalle condizioni dei partecipanti e dai dati dei computer, al fine di fornire utili indizi alla ricerca per lo sviluppo di algoritmi sicuri in relazione ai casi di PDD.
L'esame attento di ogni partecipante in ogni aspetto personale riguardante lo stato di salute, l'attivita' sportiva svolta, le condizioni di riposo nel momento dell'immersione e gli effetti deriavnti, sono solo parte degli elementi che costituiscono una ricerca analitica della situazione in tempo reale.
Solo con questo tipo di dati ed uno studio attento il Dan riesce ad elaborare dei parametri utili al fine di fornire ricerche sempre piu' accurate sulla sicurezza subacquea.








"La giornata organizzata dall'associazione ACQUATICA di Pescara ha avuto un riscontro positivo su tutti i partecipanti che hanno contribuito.
L'immersione ha avuto luogo nel lago di San Domenico, che si trova nel comune di Villalago in provincia dell'Aquila.

 La temperatura dell'aria era intorno ai 18°C mentre l'acqua era a 8°C, temperatura che matiene durante la maggior parte dell'anno; la visibilita' nei primi metri e' stata leggermente compromessa da uno strato di finissime alghe galleggianti, ma subito dopo si e' aperta una visibilita' di circa 15 metri che ha accompagnato l'intera immersione. Sul fondo del lago abbiamo attraversato un ponte di Pietra, aggirato una barca sommersa in disfacimento, abbiamo fatto tappa ad un presepe sommerso che si trova piu' o meno al centro del lago ed abbiamo concluso l'immersione facendo ritorno alla spiaggetta posta sotto il ponte che ci ha agevolato le operazioni di ingresso ed uscita.


Subito dopo l'immersione ci siamo recati in uno dei tanti ottimi ristoranti della zona dove in compagnia del gruppo d'immersione abbiamo stilato un rapporto sull'immersione ed effettuato il dowload dei dati dai computer per la ricerca DAN.
Un'esperienza da ripetere sicuramente.

Ogni immersione puo' essere un momento di ritrovo e di divertimento, se si uniscono pero' questi elementi col fine legato alla ricerca per il bene dell'intera comunita' subacquea si ottiene una giornata ECCEZZIONALE!"