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giovedì 1 novembre 2012

Nudibranchi, che passione!




  I Nudibranchi rappresentano da sempre una delle passioni piu' grandi che ha "colpito" la maggior parte dei fotografi subacquei.
Sono poche le persone che ho incontrato (ma le ho incontrate purtroppo) che non si soffermano ad osservare queste creature cosi' piccole ma al contempo cosi' affascinanti. L'eleganza e' la loro piu' grande caratteristica ai miei occhi, la musica che accompagna la danza di ogni loro movimento e lo sfavillare di gradazioni cromatiche cosi' nette da sembrare innaturali...
Eccetto alcuni cenni di natura scientifica che inquadrano la specie, lascio alle immagini le parole per spiegare quale spettacolo puo' offrire un incontro con un piccolo ma cosi' grande animale marino...



I Nudibranchi (Nudibranchia) sono un sottordine di molluschi dell'ordine Opisthobranchia, che comprende più di 7000 specie descritte. 
La parola nudibranchia viene dal latino nudus (nudo) e della parola greca brankhia (branchia), e significa con le branchie nude.

 

 

Distribuzione e habitat

Si possono incontrare in tutto il mondo a tutte le profondità, anche se la maggior parte delle specie vive in acque calde e poco profonde, sebbene siano state trovate specie anche nei mari dell'Antartide.

 

Descrizione

I nudibranchi sono dotati di corpo morbido e flessibile. La forma adulta non ha conchiglia (viene persa durante il primissimo periodo vitale, alla fine della vita planctonica) né dispongono quindi di opercoli.
Le forme e i colori possono variare enormemente, le dimensioni variano da 1 a 60 centimetri. Tra i nudibranchi si possono trovare le creature più colorate sulla Terra.
Sono animali tipicamente bentonici (anche se alcuni, come la ballerina spagnola, possono nuotare tramite i movimenti del corpo ed altri, come il Glaucus atlanticus, conducono vita pelagica galleggiando grazie ad una bolla d'aria cui si sorregge tramite i cerati modificati), hanno tutti dei chemiorecettori sulla nuca, detti rinofori, usati come organi sensoriali. Talvolta presentano cerati sul corpo, piccole protuberanze del sistema digerente utilizzate anche per la respirazione.
L'adattamento evolutivo dei nudibranchi ha portato ad un'enorme varietà di forme e colori, sia a scopo mimetico che difensivo.

Riproduzione

Deposizione delle uova spiraliforme e lineare.
Sono animali ermafroditi, ma non possono autofecondarsi.
La riproduzione avviene per via sessuata interna, tramite copula. Tipicamente depongono le uova in spirali gelatinose o in velature nastriformi, spesso in prossimità o sopra le loro prede alimentari. Lo sviluppo dell'individuo avviene nell'uovo, che lo abbandona in forma larvale, chiamata veliger e dotata di ciglia, che pratica una breve vita planctonica per poi perdere la conchiglia ed iniziare la vita bentonica.

Alimentazione

Sono animali carnivori; alcuni si nutrono di spugne, di idrozoi, di briozoi, altri sono cannibali, nutrendosi di altri opistobranchi o di nudibranchi anche della stessa specie. Altri ancora si nutrono di tunicati, crostacei o anche di pesci morti.

Meccanismi di difesa


Per via della perdita della conchiglia esterna hanno dovuto sviluppare, tramite l'evoluzione, altri sistemi di protezione: in particolare il camuffamento attraverso colori che li rendano invisibili, come ad esempio il Phyllodesmium longicirra o il Melibe mirifica, o tramite colorazioni che li identifichino come non commestibili o velenosi (aposematismo), come la Hypselodoris infucata.

  

Un altro sistema di difesa, non molto diffuso ma rivoluzionario, è la produzione cutanea di sostanze tossiche per i possibili predatori. Alcune specie dei Dorididae, ad esempio, producono acido solforico, utilizzato anche dall'Hexabranchus sanguineus per la difesa delle ovature.Altri ancora, in particolare i nudibranchi del sottordine degli Aeolidacea, utilizzano le cellule urticanti delle loro prede per la difesa, dopo averle immagazzinate nei cerata dell'apparato digerente.




























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